La crescita di TikTok

Parlando di social network, il 2019 è stato sicuramente l’anno di TikTok. Se fino ad un anno fa erano in pochi a conoscerlo, con il passare dei mesi il social è entrato ufficialmente nella vita di molti utenti, se non come fruitori diretti, quasi certamente come argomento degno di attenzione e, perché no, di approfondimento. Come è accaduto a suo tempo per Facebook e per Instagram, in molti tendono a considerare TikTok un semplice passatempo per adolescenti o l’ennesimo social di puro intrattenimento, oggi però la storia sembra ripetersi e come per Facebook ed Instagram, anche TikTok lascia intravedere interessanti opportunità di business

Un po’ di numeri

Scaricato oltre 738 milioni di volte, TikTok ha incassato quasi $ 177 milioni in tutto il mondo, secondo Sensor Tower ed è stata a livello globale la seconda app più scaricata nel 2019, entrando ufficialmente nella classifica delle app più scaricate del decennio appena concluso secondo Forbes. Anche in Italia i dati che riguardano l’app cinese sono eccezionali: in soli tre mesi, da settembre a novembre, TikTok ha triplicato la propria audience passando da 2,1 milioni di utenti unici a 6,4 milioni, come rivela ComScore, segnando un incremento record del +202%, la più alta crescita nel panorama internet italiano. Una crescita che si rileva non solo sul target dei più giovani (dai 13 ai 20 anni), ma su tutti i segmenti demografici, dove la fascia d’età 25-34 segna un incremento del 258% e quella dei 35+ del 201%. Anche in termini di engagement i dati sono altrettanto marcati, considerando ad esempio il tempo speso sulla piattaforma in crescita del 75%, tanto da permettere a TikTok di collocarsi in settima posizione nella Top 10 property Italiane per tempo speso subito dopo Netflix. In più secondo il GlobalWebIndex, oltre il 60% degli utenti su TikTok ha visto e interagito almeno una volta con video di altri utenti ed almeno il 55% avrebbe caricato un video. I dati quindi parlano chiaro: TikTok coinvolge sempre più audience ed è proprio questo che lo rende interessante per aziende ed esperti di marketing.

Come nasce TikTok e cosa si può fare?

La versione cinese di TikTok conosciuta col nome di Douyin esiste dal 2016, ma nel novembre 2017 l’azienda cinese ByteDance, sviluppatrice dell’aggregatore di notizie Toutiao, ha acquistato musical.ly (app di video sharing lanciata nel 2015 da una startup di Shanghai) per circa 750 milioni di euro e l’anno successivo, il 2 agosto 2018, ByteDance ha unito con un aggiornamento le due piattaforme per allargare la base utenti, mantenendo TikTok come nome della applicazione. Descrivendolo in poche parole, TikTok è un social media che permette di costruire e condividere microvideo di 15 o 60 secondi, in cui gli utenti possono sfidarsi con le “challenge”, ballare, registrare short speech e comedy o postare animali, hobby, tutorial e passioni. Velocità, filtri, effetti e suoni da curare nel dettaglio fanno il resto, rendendo TikTok un insieme di community creative, dove i 50 migliori creators (anche detti TikToker hanno più follower delle popolazioni di Messico, Canada, Regno Unito, Australia e Stati Uniti messe insieme. 

Demographics: chi sono gli utenti di TikTok:

La possibilità di realizzare brevi video personalizzabili con maschere di realtà aumentata, sticker, animazioni e transizione, rende TikTok il social media adatto alla generazione Z, sempre più predisposta ad utilizzare sistemi digitali complessi in modo semplice e veloce. Tuttavia è significativo sottolineare che il 59% degli utenti di TikTok ha più di 24 anni, per fare un paragone, su Instagram sono circa al 63%, mentre su Facebook al 75%; quindi sì, giovani, ma non poi troppo. Altrettanto significativo è il 65% degli utenti rappresentato da un pubblico di donne.

I primi brand su TikTok

Nei mesi scorsi la piattaforma ha cominciato a popolarsi di professionisti e di contenuti di qualità, sono infatti diversi i brand che hanno mosso i primi passi sul nuovo social network che, come ogni canale, porta con sé strategie e tipologie di monetizzazione nuove. I primissimi brand ad utilizzarla come inserzionisti sono stati Sony e RedBull, quest’ultimo in particolare con l’introduzione dell’hashtag #GivesYouWings. Ma anche Guess con #InMyDenim, Calvin Klein, Ralph Lauren, Coca Cola, Starbucks o il marchio di abbigliamento femminile Ivory Ella che dall’autunno scorso ha pubblicizzato su TikTok i suoi capi con una combinazione di contenuti orientati ai creatori e contenuti incentrati sulla merce. Il risultato? TikTok è diventato il principale referrer di traffico per l’azienda di abbigliamento.

Cosa sappiamo finora di Advertising su TikTok

Dopo una fase iniziale di crescita in cui a circolare erano unicamente contenuti di tipo organico, TikTok ha di recente iniziato a fornire vere e proprie soluzioni pubblicitarie, per ora in versione beta ma presto disponibili per tutti gli inserzionisti. TikTok infatti vuole crescere e difficilmente lascerebbe soldi sul tavolo impedendo alle aziende di fare campagne adv. Il modello di annunci self-service, introdotto lo scorso autunno ha comunque ottenuto ottimi voti dagli inserzionisti, che lo valutano relativamente facile e con interessanti risultati in termini di engagement. A mancare sarebbe tuttavia un targeting strutturato e un’API per gli acquisti automatizzati, oltre al fatto che nel complesso TikTok offre metriche ancora ridotte rispetto a piattaforme più mature come Facebook Ads o Google Ads. Ad oggi, le inserzioni su TikTok sono proposte come video interstiziali nella sezione “Per te”, il feed con i contenuti suggeriti dall’algoritmo sulla base del comportamento all’interno della piattaforma. Si tratta quindi di brevi filmati da 5 a 15 secondi, con una CTA che può rimandare a una landing page esterna, un app store o a una hashtag challenge. Un altro ad product in corso di sperimentazione è il cosiddetto “Brand Takeover”, un’immagine o video con CTA che appare non appena l’utente apre l’app, si tratterebbe però di un formato premium esclusivo. 
Nella dashboard di TikTok Ads è possibile scegliere l’obiettivo della campagna e al momento comprende le tre opzioni: Traffico, Conversioni e Installazione app ed è possibile quindi impostare il budget della campagna sia giornaliero che totale.

Il passaggio successivo è creare un gruppo di annunci per la campagna e scegliere posizionamenti e targeting. Una delle funzionalità più utili della dashboard di TikTok Ads è che consente di selezionare le piattaforme esatte su cui si desidera pubblicare gli annunci, questi includono non solo TikTok ma anche tutta la “famiglia” di app come Vigo Video (solo India), BuzzVideo, News Republic e altri. Esiste poi anche un’opzione per i posizionamenti automatici, in cui TikTok determina dove l’annuncio avrebbe il rendimento migliore e lo posiziona lì.

TikTok oggi si avvale di un sistema di intelligenza artificiale per analizzare il video e definirne il successo tra gli utenti, probabilmente basandosi su engagement e tempo di visualizzazione. L’AI propone quindi i video sulla base di quelli che ritiene essere gli interessi dell’utente, permettendo così di incrementare la visibilità dei contenuti. La piattaforma di advertising di TikTok offre opzioni di targeting basate su diversi fattori come:

  • Età
  • Localizzazione
  • Genere
  • Sistema operativo
  • Connessione
  • Interessi
  • Comportamenti
  • Pixel Tracking
  • Custom Audience

Per le pubblicità video, i modelli di revenue conteggiati attualmente sono:

  • CPC (cost per click)
  • CPM
  • CPV (cost per view (6 secondi).

Per la creazione degli annunci invece il processo è abbastanza semplice: gli annunci TikTok possono essere video e immagini orizzontali, verticali o quadrate. La cosa migliore della piattaforma pubblicitaria è uno strumento chiamato Video Creation Kit, che fornisce modelli di video e immagini personalizzati utilizzando le immagini esistenti. Viene inoltre offerta la possibilità di scegliere tra oltre 300 opzioni per la musica di sottofondo gratuita.

Per concludere…

Sicuramente nel 2019 TikTok ha rappresentato un’interessante novità nel mondo del Marketing e le potenzialità per il 2020 sono molto promettenti. Viste le caratteristiche e i trend, la piattaforma appare particolarmente appetibile per aziende e marketers che si rivolgono a target specifici, soprattutto mercati di tendenza e giovani, come il settore fashion, gaming, sport, cosmetica, etc.). C’è ancora molto lavoro da fare nella piattaforma ads di TikTok, soprattutto a confronto con Google Ads e Facebook Ads, ma visti i numeri è evidente che sia solo questione di tempo.

Facebook Horizon

Tra il 25 e il 26 settembre, Oculus l’unità di VR di Facebook, ha presentato una serie di nuovi prodotti e aggiornamenti alla conferenza annuale Oculus Connect 6, tenutasi presso il San Jose McEnery Convention Center di San Jose, in California.

Durante questa sesta edizione, Facebook e Oculus hanno introdotto Horizon, il nuovo universo sandbox di realtà virtuale descritto come “un mondo di social VR in continua connessione, in cui le persone possono esplorare nuovi luoghi, giocare e costruire comunità”. 

Oculus in un post sul blog ha dichiarato che “prima di entrare in Horizon per la prima volta, le persone progetteranno i propri avatar da una serie di opzioni su stile e aspetto, per garantire che tutti possano esprimere pienamente la propria individualità. Da lì, portali magici chiamati Telepods trasporteranno le persone dagli spazi pubblici a nuovi mondi pieni di avventura e spirito d’esplorazione.” Sarà quindi possibile partecipare ad attività collettive come la visione di un film, saltare tra locali virtuali attraverso i Telepods e anche condividere sessioni di gioco multiplayer come Wing Strikers. Inoltre, a garantire la sicurezza degli utenti ci saranno delle guide denominate Horizon Locals, ideate per fornire assistenza agli utenti.

Il debutto è fissato per l’inizio del 2020 attraverso l’avvio di una fase closed beta a cui possibile partecipare richiedendone l’invito al sito ufficiale , mentre il 25 ottobre Facebook ha già annunciato la chiusura di Facebook Spaces e Oculus Rooms per lasciare spazio ad Horizon.

Per quanto il progetto ricordi Second Life, Horizon punta ad un’esperienza vissuta da un punto di vista soggettivo attraverso l’uso del visore. Dall’interno della realtà virtuale, gli utenti saranno in grado di utilizzare Horizon World Builder per creare arene di gioco, luoghi di vacanza e attività per riempirli senza la necessità di sapere come codificare, mentre gli strumenti di scripting visivo consentiranno agli sviluppatori più seri di creare esperienze interattive e reattive.

Interessante è anche il concetto di “spazio personale” elaborato dal team di Facebook, per cui ognuno potrà stabilire i propri confini grazie ad una distanza minima intorno a sé, con lo scopo di garantire il rispetto dello spazio personale.

Horizon è un progetto particolarmente interessante per un’azienda come Facebook focalizzata sull’agevolazione dell’interazione sociale, certo non mancheranno le opportunità per monetizzare attraverso visualizzazioni di annunci, cartelli virtuali, negozi e centri commerciali gestiti da Facebook o anche abbonamenti per accedere a mondi di gioco pianeti premium da esplorare.